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| Il ballo di fine anno si era rivelato un fiasco: l'animazione era bella, ma il pubblico era pessimo. E qualcuna aveva osato presentarsi con un abito simille al mio, e questo era inaccettabile. Dovevo scoprire chi era e punirla: nessuna mi copia e resta impunita. Mai. In compenso, Serpeverde aveva vinto la Coppa delle Case, come era giusto che accadesse, del resto. Stavo pensando a questo mentre, vestita con la divisa di Serpeverde,attraversavo elegantemente il primo piano. Un sono di passi attirò la mia attenzione, informandomi che stava arrivando qualcuno. Era una ragazza, che camminava a passo di danza, come una qualunque mocciosetta di cinque anni. La guardai con scherno, mentre il ghigno "Made-in-Lyra" era già spronto ad affiorare sulle mie labbra. Mi avvicinai alla ragazza, tagliandole la strada, e, con l'espressione angelica, le dissi, con lo stesso tono smielato che si usa coi bambini piccoli - e che avevo vietato a tutti di usare con me da quando avevo capacità di farlo: <<Per caso ti sei persa, piccolina? Vuoi che ti indichi la strada per l'asilo?>>.
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