Oh Paris

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;Astoria
view post Posted on 16/7/2009, 13:16




La Sala Comune cominciò a disapparire come un puzzle che cade a pezzi, bianco totale dove i muri di pietra ed i camini erano gia spariti.
Ah, usare le passaporte era come andare in barca: nauseante ma allo stesso tempo interessante.
Non era la prima volta che viaggiavo con quel mezzo di trasporto, ma la sensazione era sempre uguale, come se fosse la prima volta all’infinito.
Chiusi gli occhi mentre la Sala Comune si annullava completamente e la testa cominciava a girare, e dopo una manciata di secondi era tutto finito.
Sentii di nuovo la terra sotto i piedi e barcollai all’indietro incontrando un muro che mi permise di non cadere per terra.
Feci un respiro profondo e mi guardai attorno.
Eravamo in un piccolo vicolo, una stradina secondaria ceca piena di pozzanghere.
Sopra il cielo era chiaro e color pastello, davanti a noi si ergeva la Tour Eiffel, alta e metallica, sembrava quasi finta a vederla cosi reale.
Sogghignai, richiudendo la passaporta nel foulard. Ci sarebbe servita piu tardi per tornare ad Hogwarts.
”Tutto ok?”
Chiesi girandomi verso Draco
 
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::DrAcO::
view post Posted on 16/7/2009, 13:43




La stanza iniziò a vorticare e a sparire mentre i loro piedi si staccavano da terra ed entrambi sparivano.
La testa iniziava a girare accompagnata da un crescente senso di nausea.
Odiava usare quegli oggetti, sempre la stessa storia.
Per fortuna in viaggio non era mai troppo lungo quindi quella orrenda sensazione non durava più di qualche istante.
Infatti ecco i suoi piedi toccare di nuovo terra finalmente anche se andò a sbattere contro un muro in modo non troppo aggraziato perchè aveva la testolina bionda tra le nuvole.
A che pensavi?
Non me lo vuole dire, quindi lasciamolo perdere.
Mantenne gli occhi chiusi per qualche altro istante mentre aspettava che la testa smettesse di girare e prendeva un profondo respiro per rimettersi in sesto.
Dopo qualche secondo si decise ad aprire gli occhi allontanandosi dal muro e a guardarsi intorno.
Di certo quella non sembrava una delle strade principali, per fortuna potremmo aggiungere!
Immagina cosa sarebbe successo se un babbano qualunque vi avesse visto sbucare così dal nulla senza una spiegazione.
Poco lontano da loro ecco ergersi la Tour Eiffel in tutta la sua grandezza.
Era decisamente più imponente di quanto si fosse mai immaginato.
-Tutto ok?
Chiese ad un certo punto la biondina girandosi verso Draco.
Lui annuì riportando lo sguardo su di lei.
-Si.. a meraviglia..
Disse tranquillo guardandola.
 
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;Astoria
view post Posted on 22/7/2009, 13:47





”Perfetto”
Conclusi allora sogghignando.
Parigi, finalmente dopo tanto tempo.
Altro che la Scozia, con il suo maltempo e freddo polare e strani cibi a base di vesciche di agnello.
Battei le mani come una bambina di cinque, anzi, quattro, anni davanti a un enorme regalo e acchiappai il polso di Draco, trascinandolo fuori da quel vicolo secondario nell’enorme piazza che ospitava quella gigante A puntuta che era il simbolo della capitale francese.
I turisti regnavano incontrastati con i loro zainetti zeppi di cartoline, macchinette fotografiche in mano e mini Torri Eiffel attaccate alle chiavi, anche se a quell’ora pareva che si stessero tutti ritirando nei loro alberghi, lasciando un minimo di tranquillitá.
La piazza era inoltre piena di negozietti di souvenirs e croissanterie tipiche dove i poveri negozianti si dovevano calare nei panni dello steriotipo pasticcere francese con folti baffi neri e grembiuli immacolati per incantare i visitatori.
Continuai a trascinare Draco fino al mio posto preferito, in un’altra piccola stradina piú nascosta che ospitava la piu antica e miglior pasticceria di Parigi, come testimoniava l’insegna attaccata sopra alla porta del negozio. Rossa ed oro, troneggiava sopra a degli stand esterni colmi di baguettes, eclairs, tartes e coloratissimi macaroons paris.
Finalmente lasciai andare il polso di Draco e ammiccai a mo’ di scuse
”Fame?”
 
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::DrAcO::
view post Posted on 23/7/2009, 20:20




La ragazzina iniziò a battere le mani senza un reale motivo e lui la guardò seriamente incuriosito dal gesto, rimamendo ancora più sorpreso quando la biondina gli afferrò il polso e iniziò a trascinandolo fuori da quel vicolo secondario verso l’enorme piazza da cui si stagliava la Tour Eiffel.
Guardò leggermente schifato tutti quei Babbani che gli stavano attorno con i loro orribili zaini e i loro strani oggetti di cui non capiva bene l'utilizzo e in fondo neppure gli importava.
Non si chiese perchè la ragazzina lo stava trascinando nè dove lo stava portando, aveva imparato che era inutile fare domande per cercare di prevederla tanto avrebbe trovato qualcos'altro per stupirlo.
Non che essere trascinato gli facesse piacere comunque e la sua espressione lo lasciava benissimo comprendere..
Continuarono così fino ad arrivare ad una piccola stradina un pò nascosta dove finalmente lei si fermò di fronte ad una pasticceria e lasciò andare il suo polso ammiccando a mò di scuse.
Lui la guardò non troppo convinto.
-Fame?
Chiese poi lei.
Lui osservò un pò la pasticceria.
Sembrava invitante tutta quella roba!
Ci pensò su per qualche istante, se lo aveva portato lì doveva esserci un motivo no?
-Si un pò..
Disse poi tranquillo.
Chiederle se lei ha fame?
No, credi che abbia fame dato che ti ha portato qui, o almeno che voglia prendere qualcosa anche solo perchè va ghiotta di questa roba, non lo sai, non puoi saperlo con certezza.
 
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;Astoria
view post Posted on 28/7/2009, 10:31




Non mi curai particolarmente dell'espressione facciale dovuta al mio trascinamento ed alla vicinanza a numerosi Babbani sul viso di Draco, o, più correttamente, la trovai molto buffa.
Questione di punti di vista, no?
Ridacchiai accennando un inchino
"Très bon monsieur"
Entrai nella pasticceria per cercare il negoziante, e quando lo trovai ordinai con un ottimo accento francese una varietà sorprendente di dolci e dolcetti, da quelli grandi come una mela a minuscole caramelle, da morbidi cornetti a croccanti biscotti colorarti.
Pagai con le monete Babbane che fortunatamente avevo portato con me e poi uscii tornando da Draco con il grande cartoccio pieno di dolcetti.
"Dunque, che ti va di fare?"
Chiesi con un mezzo sorriso mentre assaggiavo un Macaron verde avidenziatore.
 
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::DrAcO::
view post Posted on 28/7/2009, 11:36




-Très bon monsieur
Disse lei ridacchiando e accennando un inchino.
Che aveva detto?
Lui il francese non lo capiva proprio, non l'aveva mai studiato in tutta la sua giovane vita.
La biondina entrò nella pasticceria e lui rimase fuori senza sapere che farci dentro una pasticceria babbana piena di babbani.
Dopo qualche minuto uscì arrivando con un grande cartoccio pieno di dolcetti.
-Dunque, che ti va di fare?
Chiese con un mezzo sorriso mentre asaggiava qualcosa di verde.
Lui pensò su.
-Non ne ho idea, non sono mai stato qui, sei tu l'esperta..
Disse lui tranquillo portandosi le mani nelle tasche dei jeans e guardando la ragazzina sempre mantenendo la sua aria tranquilla.
Non aveva la più pallida idea di dove andare lui poverino ma di certo non si mostra impaurito o altro lui, rimane sempre sicuro di sè e tranquillo.
 
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;Astoria
view post Posted on 2/8/2009, 18:55




Si fece un po’ confuso quando feci mostra del mio impeccabile francese (impeccabile per me, di sicuro non per i francesi) e poi accettò tranquillamente l’idea di non conoscere minimamente la città.
“Giusto, così si fa”
Sorrisi ironicamente, ricordandomi solo allora di offrirgli i dolcetti che avevo comprato per entrambi in quanto aveva risposto affermativo alla mia domanda se avesse fame o no.
Allungai il braccio porgendogli il cartoccio, e poi chiesi, cercando di tenere la conversazione allegra
“Allora, che ne dici di fare una passeggiata lungo l’argine del fiume? Così mi potrai raccontare delle ragioni che ti hanno spinto ad accettare l’invito di una ragazzina dagli istinti omicida che conosci appena”
Sorrisi leggermente, mentre ritornavamo verso la piazza principale e da lì ci dirigevamo verso il fiume.
 
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6 replies since 16/7/2009, 13:16   149 views
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